venerdì 11 novembre 2016

Step4 Mitologia

Step4 Rosa pallido nella mitologia 


Venere:

La dea Venere viene solitamente descritta dalla carnagione rosa pallido, come anche Botticelli nel capolavoro "La nascita di Venere" ci rappresenta. Il tema deriva dalla letteratura latina ed esattamente dalle Metamorfosi di Ovidio. Venere è ritratta nuda su una conchiglia che solca la superficie del mare; a sinistra volano i venti con una cascata di rose, a destra un’ancella aspetta la dea per vestirla. Nel prato si scorgono delle violette, simbolo di modestia e spesso usate per fare pozioni d’amore.
La scena rappresenta la dea Venere in equilibrio su una conchiglia che naviga sospinta dal soffio di Zefiro abbracciato a un altro personaggio femminile, un vento dolce che fa leggermente increspare il mare e muovere i capelli della dea. Sulla riva dell’isola di Cipro, una delle figlie di Zeus accoglie Venere porgendole un mantello trapuntato di fiori. La dea che si copre con le braccia il seno e il basso ventre è in una posa classica: il suo volto dovrebbe rappresentare Simonetta Vespucci, nobildonna del Rinascimento amata da Giuliano de’ Medici e cantata da artisti e poeti fiorentini per la sua bellezza “senza paragoni”.




Selene:

Selene, dea della Luna, nella mitologia viene generalmente descritta come una bella donna dal viso rosa pallido. Nelle sue descrizioni indossa lunghe vesti fluide bianche o argentate e porta sulla testa una luna crescente e in mano una torcia. Ebbe una relazione con Zeus, dal quale ebbe Pandia ed Ersa (la rugiada) e gliene si attribuì un'altra con Pan, che per sedurla si travestì con un velo di pecora bianca e Selene vi salì sopra.


Diversamente invece nella mitologia romana Selene vide un pastore di nome Endimione, addormentato in una grotta sul un monte. Lei lo notò mentre guidava il carro attraverso il cielo e se ne innamorò perdutamente e iniziò una relazione con lui. Selene diede alla luce una cinquantina di figlie, ma Endimione, essendo un mortale, invecchiava rischiando prima o poi di morire.
Non tollerando l'idea di perdere il suo amato, Selene chiese a Zeus la concessione che Endimione cadesse in un sonno eterno. Fu così che il pastore rimase eternamente giovane grazie a un incantesimo che lo avrebbe costretto a dormire per sempre e mentre lui sognava di tenere la luna tra le sue braccia, Selene ebbe cinquanta figlie.




fonti:
http://mitologiagreca.blogspot.it/search/label/Selene
http://simbolisignificato.it/divinita-antiche/selene
http://www.uffizi.org/it/opere/nascita-di-venere-di-botticelli/



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